Editoriale

Il Generale Figliuolo, le Regioni italiane, i vaccini in vacanza

Alla fine si arrabbiò così tanto che perse la ragione, pardon la regione. Il protagonista, immaginario solo sul piano linguistico, è il generale Figliuolo, il motivo del perenne malumore, le Regioni italiane.

L’ultimo caso i vaccini in vacanza, ma chi più ne ha più ne metta durante una pandemia che è tutt’altro di un’emergenza locale. Le aperture, le chiusure, i colori, le scuole, i trasporti, la sanità, la quantità dei vaccini, la qualità dei vaccini, la capacità di somministrarli, il criterio per somministrarli.

Il famoso alieno di Flaiano avrebbe detto: «Ma che casino spaziale!». Non è lo stesso alieno evocato da Salvini, quello arriverà sulla terra in contemporanea con il sorpasso, ancora potenziale, della Meloni sulla Lega. Trattasi per ora di un punto di vista narrativo, dal quale si vede bene questo conflitto continuo che farà riflettere nel dopo Covid.

Uno Stato forse più forte in materia di sanità perché la riforma federalista ha fatto acqua da tutte le parti, ma anche autonomie più forti, non solo al Nord o per statuto, ma per saper interpretare meglio territori e bisogni dei cittadini. Sarebbe un errore cadere nella tentazione ideologica e partitica.

La conferenza delle Regioni, ora guidata dal leghista Fedriga, non è un’entità politica che si oppone al potere centrale. E’ vero che gran parte delle regioni sono guidate dal centrodestra, ma è anche vero che oggi Forza Italia e Lega sono nel governo Draghi. Per non parlare di molti governatori, la cui personalità politica e comunicativa straborda dai codici della casa madre.

De Luca in Campania ha insultato più lui i suoi colleghi del Pd nell’esecutivo che tutta l’opposizione. Non serve neanche l’ottica meritocratica, la classifica dei più bravi e dei meno bravi. Per ogni situazione c’è una spiegazione, come quando i nostri figli ci raccontano dei brutti voti a scuola.

Nel merito dei vaccini in vacanza, il ciclista ligure Toti è scattato in avanti con a ruota il collega piemontese Cirio. Insomma, i torinesi in vacanza ad Alassio, per esempio, potranno vaccinarsi. Non è un capriccio, ma un bisogno dei cittadini, ha detto Toti. Forse ha ragione, ma in termini di governance, il Commissario straordinario «nazionale» Figliuolo non è d’accordo.

Mancano ancora troppi over 80 e molti fragili. Quello il metodo che ci ha fatto svoltare, quello è il metodo di tutti. Semplice da dire, meno da capire, complicatissimo da fare!

@CBrachino

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